Internet Festival: la giuria premia i 5 vincitori del contest Facebook, seconda Barbara Torelli
Appuntamento di fine anno con l’Internet Festival per premiare le cinque short story vincitrici del contest letterario “C’era una volta Googleo Galilei” lanciato ufficialmente durante l’edizione 2012 della manifestazione. 53 in totale le storie pervenute, 600 caratteri a disposizione per concludere in modo creativo l’incipit proposto da Marco Malvaldi incentrato sulla figura di Galileo Galilei. Galilei è lo “spirito guida” dell’intero Festival e gli aspiranti scrittori sono stati invitati ad immaginarlo nella sua versione “Googleo” il giorno in cui ha scoperto la rete e ha digitato il suo nome su un motore di ricerca.
Si è classificata al secondo posto Barbara Torelli, che collabora con la Scuola Superiore Sant'Anna, con il suo Galileo Domestico, il quale diventa un inarrestabile navigatore, fermato solo dal richiamo di sua moglie.
La giuria, capitanata dallo stesso Malvaldi, è composta anche da Paolo Chiappini, direttore di Fondazione Sistema Toscana, Mario Cristiani, sceneggiatore Rai, Alberto Di Minin, Scuola Superiore Sant’Anna, Adriano Fabris, Università di Pisa, Marco Galli, SAT di Pisa e Silvia Panichi, Assessore alla Cultura del Comune di Pisa. I cinque vincitori ha ricevuto in regalo biglietti aerei offerti da Ryanair.
Ecco l’incipit di Malvaldi che ha dato il via al contest:
Galileo non ci poteva credere.
Dopo cinquecento anni, credeva che il suo nome fosse legato, ancorato alle sue scoperte. Al fatto che è la terra che gira intorno al sole, e non il contrario. Al metodo scientifico, il solo metodo che permetta di formulare affermazioni universali. Al principio di relatività del moto dei corpi.
Macchè. Dopo aver digitato il proprio nome dentro quello spazio, aveva scoperto che non era così.
Ed ecco come prosegue Barbara Torelli:
"Aeroporto Galileo Galilei... o codesta?” meditava guardando quelle immagini di strani oggetti volanti “allora aveva ragione Leonardo, l’uomo può volare!” E, continuando a cercare in quel favoloso acceleratore di ricerche, eccolo comparire nel nome di un liceo “Buffo – pensò –al padre del metodo scientifico dedicano scuole per letterati " o far capolino da un istituto di cultura italiano in Cina. Com’era diventato piccolo e insieme grande, il mondo! Ormai appassionato alla ricerca saltava da un sito ad una chat, da un blog ad un social network quando nel silenzio della notte si udì un richiamo inconfondibile. "Vengo subito, cara" sospirò spengendo il pc "Certe cose, invece, non cambieranno mai!"
Per leggere tutte le storie che sono pervenute all'attenzione della giuria: http://volacon.internetfestival.it/index.php?archivio